La richiesta di un prestito è un’ottima soluzione quando desideri realizzare un progetto e non hai la liquidità necessaria per concretizzarlo.
Una volta acceso il finanziamento, a volte capita che l’intestatario del prestito si trovi ad avere la possibilità di restituire l’importo dovuto all’istituto di credito prima della scadenza naturale del contratto. A questo proposito, devi sapere che esiste una procedura (avvalorata dalla recente giurisprudenza con la sentenza “Lexitor” della Corte di giustizia europea), che permette di restituire la somma in anticipo e che prende il nome di estinzione anticipata del prestito.
Come funziona l’estinzione anticipata del prestito?
L’estinzione anticipata del prestito prevede la restituzione anticipata del capitale residuo prima della scadenza naturale del contratto. Nello specifico, il debitore deve restituire all’istituto creditizio il capitale residuo e gli interessi maturati fino a quel momento.
Prima di decidere di optare per questa soluzione, è sempre consigliabile calcolare la quota che si dovrà restituire alla banca. Per farlo è necessario verificare nel contratto il prospetto della situazione del finanziamento. Grazie a questo documento, che dovrebbe essere aggiornato allo scadere di ogni rata, è infatti possibile capire a quanto ammontano le quote di capitale residuo e di interessi che si devono ancora corrispondere in banca.
In generale, estinguere anticipatamente il prestito rappresenta una soluzione conveniente se ti trovi all’inizio del finanziamento e hai ancora molti interessi dovuti. Al contrario, se ha ormai rimborsato la quasi totalità del debito e degli interessi potrebbe rivelarsi una soluzione non vantaggiosa. Questo perché potresti trovarti a dover pagare alla banca anche i mancati interessi sotto forma di penale.
Quanto cosa estinguere un prestito anticipatamente?
Oltre al capitale residuo e agli interessi maturati, l’intestatario del prestito potrebbe doversi far carico anche della restituzione dei mancati interessi sulle rate tramite il pagamento di una penale. Detto altrimenti, questo significa che l’estinzione anticipata, in alcuni casi, prevede il pagamento di una mora proprio in virtù del fatto che il finanziamento si conclude prima dei termini fissati nel contratto e concordati con la banca.
Nello specifico, si tratta di una clausola che è stata introdotta a partire dal 1° giugno 2013 con la riforma del credito al consumo e che ha per l’appunto fissato nuove regole anche in materia di rimborso anticipato del prestito. In particolare l’indennizzo previsto corrisponde:
- all’1 % dell’importo rimborsato in anticipo se la vita residua del contratto è superiore a un anno;
- allo 0,5 % dell’importo rimborsato in anticipo se la vita residua del contratto è pari o inferiore a un anno.
Per contro, l’indennizzo non è dovuto se:
- l’importo rimborsato anticipatamente corrisponde all’intero debito residuo;
- l’importo rimborsato in anticipo è pari o inferiore a 10.000 euro;
- il rimborso è stato effettuato in esecuzione di un contratto con un’assicurazione a garanzia del credito.
Cosa devono restituire banche e finanziarie
Fino ad oggi le banche e le finanziarie a cui è stata richiesta l’estinzione anticipata hanno restituito:
- interessi;
- premi assicurativi;
- specifiche commissioni indicate come recurring;
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Una volta avviato il finanziamento valuteremo insieme se avvalerci di questa soluzione vantaggiosa per estinguere il prestito anticipatamente.